Antonella Barina, veneziana, laureata operatrice culturale nel 1979 con il massimo dei voti in Comunicazioni di massa presso il Dams (Disciplina Arti, Musica, Spettacolo) di Bologna, è poeta, drammaturga, scrittrice, ideatrice di progetti editoriali. Ama viaggiare, pratica la fotografia (tra l’altro ha documentato, attraversandolo, il movimento delle donne) e il giornalismo (lavora tuttora come giornalista professionista presso un’agenzia di stampa nazionale). Dagli anni Settanta si interessa del mito antico – del divino femminile in particolare – con ricerche e viaggi documentati fotograficamente. Scrive principalmente poesia (dell’identità, del territorio, di viaggio) dedicandosi dagli inizi degli anni Novanta alla cd “poesia olistica” nella modalità specifica della shatzu-poesia. In consimile prospettiva, dagli anni Ottanta promuove azioni teatrali a Venezia e in terraferma. Fin dagli anni Settanta ha pubblicato in diverse testate racconti spesso legati ad azioni di empowerment. Nel tempo ha realizzato parecchi progetti editoriali (in autoproduzione e non), quali la rivista multidisciplinare sulla nascita “Istar” e il dossier Ansa sulla Quarta conferenza mondiale Onu sulla Donna (Pechino 1995). Nei primi anni Duemila ha iniziato ad autoeditare la propria produzione poetica e letteraria sotto la voce Edizione dell’Autrice.