Alberto
Borghini, di formazione antichista, linguista teorico e semiologo, ha
studiato
a Pisa e Parigi. Tra i suoi maestri in Francia A. Martinet, R. Barthes,
M.
Foucault e Cl. Lévi-Strauss. Soggiorni di studio e ricerca in
Francia (Parigi),
Austria (Vienna), Germania (Gottinga, Münster, Monaco di
Baviera/Thesaurus),
Stati Uniti (New York). Si
è dedicato molto al folklore ‘attuale’.
È fondatore – assieme ad Umberto Bertolini – e direttore del
Centro di
documentazione della tradizione orale (CDTO) di Piazza al Serchio (LU),
da anni
impegnato alla costruzione di un archivio folklorico nazionale. Nel suo
specifico settore di attività (racconti del
simbolico-immaginario di tradizione
popolare), il CDTO di Piazza al Serchio è forse, per il
materiale inedito raccolto,
il più consistente o uno dei più consistenti nel mondo.
Borghini è inoltre
direttore scientifico di “Serclus. Rivista del Centro di documentazione
della
tradizione orale di Piazza al Serchio”, che ha – nell’ambito delle
scienze
umane – orientamenti interdisciplinari, con presenza piuttosto forte
dell’antico; il primo numero (2011) è in corso di stampa.
Vengono qui di
seguito citati, a titolo di esempio, alcuni contributi di A. Borghini
relativi
a tematiche di non secondario interesse, che hanno talora
‘storicamente’
impegnato gli studiosi. Tradizioni del lupo mannaro in ambito antico e
nel
contesto folklorico: Le
basi logiche della magia:
una
formula di
funzionamento,
in “Materiali per il piacere della psicoanalisi”, 1, 1983
(Pisa, direttore Giuseppe Maffei); L’Artemide
delle paludi e l’umidità della
luna,
in “Materiali e discussioni per l’analisi dei testi classici”, 19,
1987 (‘stagno lunare’ e lupo mannaro, anche quercia e lupo mannaro); ...ad
stelas facere. Un passo di Petronio ed alcune tradizioni folkloriche,
in
Borghini, Semiosi
nel folklore III. Prospettive tipologiche e analisi
‘locali’,
Piazza al Serchio (LU), Centro di documentazione della tradizione
orale 2003, pp. 523 sgg.; etc. Futuro dietro le spalle, racconti
antichi e
tradizioni folkloriche: Dietro
le spalle: sul significato del lancio delle
pietre nel mito di Deucalione e Pirra,
in “Materiali per l’analisi dei
testi classici”, 10-11, 1983; I
morti e lo spazio domestico: il lancio della
scarpa (a proposito di superstizioni comparate),
in “Archivio per le
tradizioni popolari della Liguria”, XIII-XIV, I-II, 1984-5; etc. Antico
racconto di Metis etc.: I
consigli del ventre: Metis, Pollicino e le
sorelle-escrementi,
presentato nell’ambito del Convegno interdisciplinare
“Crisi e costruzione delle conoscenze”, Massa Carrara 1985, negli Atti
del
convegno, a cura di R. Raimondi, G. Agrimi, P. Rondine e A. De Angeli,
Massa,
Comunità Montana delle Apuane 1989, vol. I, pp. 93-115. Sfera
del basilisco
nonchè folletto e sfera del basilisco: La
pietra del gallo e la pietra del
serpente:
correlazioni
significanti e sostituzioni simboliche nel
folklore (a proposito di Basile IV 1),
presentato nell’ambito del Convegno
interdisciplinare “Crisi e costruzione delle conoscenze”, Massa Carrara
1985
(cit.), negli Atti, vol. II, pp. 420-570; Folletto
e sfera del basilisco:
folletto-rettile e folletto-uccello,
in “Le Apuane”, XXVI, 51, 2006; etc.
Contributo all’interpretazione del “ramo d’oro”: Strutture
religiose
dell’antichità: Un contributo al
“ramo
d’oro” (Verg. Aen. VI 136 sgg.),
in AA.VV., Miscellanea
fra linguistica e letteratura,
a cura di A.
Loprieno, Università degli Studi di Perugia (Edizioni
Scientifiche Italiane)
1988, pp. 45 sgg. Un indovinello antico: ...perierunt
nomina. A proposito
della quaestio dell’incestuoso Antioco,
in AA.VV., Forme
e significati
della storia. Studi per Luciano Dondoli,
a cura di S. Giusti, Edizioni
dell’Università degli Studi di Cassino 2000, pp. 95 sgg.
Etimologia di un ‘cibo
internazionale’: “Pét(t)a”,
“pitta”, “pizza”. Una via etimologica,
in
Borghini,
Varia Historia. Narrazione, territorio, paesaggio: il folklore
come mitologia,
Roma, Aracne 2005, cap. 33, pp. 407 sgg.; Il
formaggio,
l’empetalis e un passo di Aristofane (Acharn. 1125). Ancora negli
intorni della
pizza,
in “Storia, antropologia e scienze del linguaggio”, XIX, 3, 2005.
Fonti antiche di Collodi: per es., Contributi
collodiani III. Il nome della
“bella Bambina dai capelli turchini”,
in “Le Apuane”, XXVII, 54, 2007; Contributi
collodiani VIII: paragoni
dell’inghiottimento,
in “Le Apuane”,
XXVIII, 56, 2008; Contributi
collodiani LIII: “sulla groppa
del
tonno”; “due gusci di conchiglia”,
in “Le Colline di Pavese”, 34, 130,
2011. Fonti antiche di Montale: Contributi
montaliani I. Sfondi mitologici
in una lirica di Montale,
in “Le Apuane”, XXVII, 53, 2007; Montale,
Le
occasioni, II Mottetti, XVIII: “il guscio di cicala / nella prima
belletta di
Novembre”. Un ‘ritorno’ a Virgilio?,
in Centro di documentazione della
tradizione orale di Piazza al Serchio (Lucca), Studi
offerti ad Alessandro
Perutelli,
a cura di P. Arduini, S. Audano, A. Borghini, A. Cavarzere, G.
Mazzoli, G. Paduano e A. Russo, Roma, Aracne 2008, vol. I, pp. 131
sgg.; Una
disgiunzione montaliana ed il suo presumibile modello virgiliano,
in ”Studi
Classici e Orientali”, 54, 2008. Interventi teorici: Il
rovesciamento
dell’ordine di determinazione come figura del discorso,
in “Studi e Saggi
Linguistici”, XVII, 1977; Schemi
sintattici e schemi narrativi: le frasi
causali e le frasi concessive,
in “Linguistica e letteratura”, IX, 1-2,
1984; Percorsi
“universali” dell’identità,
relazione tenuta nell’ambito
del convegno “Funzione del narcisismo e struttura della
personalità. Il ritorno
a S. Freud di J. Lacan” (Torino, 25-26 ottobre 1991), organizzato dalla
Sede di
Torino del Gruppo Italiano della Scuola Europea di Psicoanalisi, in
“Thelema.
La psicoanalisi e i suoi intorni”, 5, 1994; Le
mappe del
simbolico-immaginario
fra
località esistenziale e globalità predicativa.
Il luogo-icona: specificità deittica e funzione deittica,
specificità
locale e funzione locale,
in Centro di documentazione della tradizione
orale di Piazza al Serchio, Rappresentazioni
e mappe del
simbolico-immaginario: Minucciano in Garfagnana,
a cura di U. Bertolini,
Lucca, Pacini Fazzi 2008, parte I, pp. 9-162; Il
messaggio come fatto di
lingua: linee di orientamento per una grammatica del simbolico,
in AA.VV., Quae
omnia bella devoratis.
Studi
in memoria di Edoardo Vineis,
a cura di
R. Ajello, P. Berrettoni, F. Fanciullo, G. Marotta e F. Motta, Pisa,
ETS 2010,
pp. 185 sgg.; etc. Si segnalano inoltre: Strutture
nel folklore: un uso
funebre lunigianese e uno romagnolo,
in “Annuario della Biblioteca Civica
di Massa” (Pisa, Pacini) 1984, pp. 55-176;
Il sangue di San Gennaro e quello
di Zeus nell’isola di Creta,
in “Antiqua. Pubblicazione bimestrale
dell’Archeoclub d’Italia per la conoscenza, la tutela e la
valorizzazione dei
beni culturali”, XII, 1-2, 1987; Il
copricapo-favo e la ninfa addormentata,
in “Antiqua”, XIII, 3, 1988; Il
“primo nodo del mattino”: la scopa, la
paglia. La “sposa di fieno” e l’astuta “servetta” di Quart. Verso il
modello
analogico,
negli Atti del Convegno “Immaginario, territorio, Paesaggio”,
Piazza al Serchio (Lucca), 9 dicembre 2000, in “Tradizioni Popolari”,
I, 1,
giugno 2002 (Experiences Verlag/Köln e Tipolito 2000/Lucca), pp.
35 sgg. (anche
per Petr. Satyr.
LXIII); Streghe,
bambini e fasci di paglia. Analogie
fra tradizione canavesana e un racconto del Satyricon,
in “Canavèis”, 8,
autunno 2005 – inverno 2006; Il
telaio di Penelope e le peregrinazioni
marine di Odisseo. Un contributo dall’onirocritica,
in Borghini, Semiosi
nel folklore III...,
cit., pp. 561 sgg.; Le
“Donne di fuora”/”Padroni
del luogo”: un presumibile corrispondente antico e una proposta
etimologica,
in “Le Apuane”, XXVIII, 55, 2008;
La tirata d’orecchi e un’opinione antica,
in “L’EcoApuano”, 8, 2, febbraio 1997; Il
lupo dell’imbrunire e l’ultimo
falciatore. L’orecchio e il “luogo di Nemesi”. Linee di
contestualizzazione,
in “Bollettino dell’Atlante Linguistico Italiano”, III Serie, 32, 2008.