Fabia Ghenzovich è nata a
Venezia dove
vive. Suoi testi sono pubblicati nelle riviste “Le voci della luna”,
“Poesia”
(rubrica “per Competenza” a cura di Roberto Carifi ), “Il Segnale”,
“Inverso”,
“La mosca” di Milano, “Il tetto”, “Il foglio clandestino” con testi in
dialetto, nella rivista telematica “Adiacenze” a cura di Adam Vaccaro,
nel sito
“Culturaespettacolo” del comune di Venezia a cura di Roberto Ranieri,
nel sito
“Poiein” a cura di Gianmario Lucini, su “Carte sensibili” a cura di
Fernanda
Ferraresso, sul sito “La dimora del tempo sospeso” a cura di Francesco
Marotta,
su “farapoesia” recensito da Vincenzo D’Alessio. Nel marzo 2007 ha
pubblicato
per la Joker edizioni il libro Giro di
boa. Nel 2008 è stata
segnalata al Premio Internazionale “Renato Giorgi”,
nel 2009 ha ricevuto il secondo premio per la silloge inedita al Premio
“Guido
Gozzano” e la segnalazione al Premio “Turoldo”. Nel luglio 2011 ha
pubblicato
il libro di poesia Il cielo
aperto del
corpo (ed. Kolibris).
È presente su “Blanc de ta nuque” di Stefano
Guglielmin (ed. Le voci della luna): uno sguardo (dalla rete) sulla
poesia
italiana contemporanea (2006/2011) e nell’antologia Impoetico mafioso. 105 poeti per la
legalità (ed. CFR) a
cura di
Gianmario Lucini.