Senecio

Gianfranco Isetta è nato e vive a Castelnuovo Scrivia (AL) nel 1949. Ha dedicato molto tempo all’attività pubblica: per 10 anni è stato sindaco di Castelnuovo S., mantenendo per sé la delega alla Cultura. In tale veste ha promosso, tra le varie iniziative, il rilancio del Centro Internazionale di Studi dedicato al novelliere castelnovese Matteo Bandello e alla Letteratura rinascimentale. Ha iniziato a scrivere solo da un decennio e la poesia non è la sua unica passione, infatti anche l’astrofisica e la fisica rappresentano qualcosa di più di un semplice interesse e spesso se ne coglie il segno in varie sue composizioni. Ha pubblicato: Sono versi sparsi (Joker, Novi Ligure 2004) e Stat rosa (Puntoacapo, Novi Ligure 2008), entrambi i libri arricchiti da interventi di Giorgio Bárberi Squarotti. Stat rosa ha avuto numerose recensioni: Mauro Ferrari, Sandro Gros Pietro, Giampaolo Grattarola e altri; anche Maurizio Cucchi sulla “Stampa” ha avuto modo di esprimere un giudizio positivo sull’autore. Isetta è presente in varie antologie poetiche di rassegne nazionali di poesia e in particolare negli Atti della Biennnale Internazionale di Poesia di Alessandria (2004; 2006; 2008; 2010). Lo si trova anche nella raccolta della II Edizione della Fiera Nazionale dell’Editoria di Pozzolo Formigaro (2008). Ha vinto il Premio Nazionale di Poesia “Andrea il Pisano” di Pontedera per una silloge inedita ed è stato finalista al Premio Nazionale Laurentum a Roma per il libro Stat rosa oltre che finalista con menzione speciale della giuria per la poesia inedita Come uno scialle. Stat rosa ha vinto ex aequo la XXIV edizione del Premio Internazionale di Poesia e Letteratura dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. È appena uscita l’antologia dei poeti di Puntoacapo Editrice che raccoglie un testo e un’intervista di Isetta, anche presente nel volume La nebbia non si mangia - 12 poeti alessandrini a cura di ManifatturaTorinopoesia, che sta per uscire. È in preparazione, sempre con Puntoacapo di Novi, un terzo volume, che sarà una sorta di raccolta antologica delle poesie pubblicate più una cinquantina di inediti, il tutto introdotto da un saggio critico di Luca Benassi.