Giancarlo Mazzoli, nato a Brescia e pavese di formazione, allievo dell’Almo Collegio Borromeo, laureatosi nel 1962 con Enrica Malcovati, è stato professore ordinario di Letteratura latina dall’inizio degli anni ’80, esercitando per un venticinquennio tale ruolo nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pavia, della quale è attualmente, a far tempo dal 2012, professore emerito. È membro effettivo dell'Istituto Lombardo di Milano; socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino. È direttore responsabile della rivista di letteratura e storia dell’antichità "Athenaeum", che si pubblica sotto gli auspici dell'Università di Pavia. Nel 2005 gli è stato conferito dalla delegazione AICC di Chiavari il “Praemium Classicum Clavarense”. La sua attività scientifica prende le mosse da ricerche sulla poetica e critica letteraria antica, con particolare riguardo a Seneca, oggetto specifico poi d'un consistente filone di ricerche, tra filosofia e letteratura, per quanto concerne l'opera in prosa, indagata anche sul versante più strettamente filologico, con studi di critica testuale, storia della tradizione e fortuna medievale. Negli ultimi tre decenni l'attenzione a Seneca si è estesa al teatro, con numerosi contributi relativi a singole tragedie o a più generali problemi di drammaturgia o ad aspetti, ancora, di critica testuale. Alla poesia latina in frammenti (Ennio, Lucilio) si dedicano alcune indagini, mentre altre spaziano dal teatro plautino (oggetto di parecchi studi) a Lucrezio, Virgilio, Orazio, Properzio, Ovidio, Persio, Ausonio, Claudiano, Boezio, Venanzio Fortunato. Sono poi da annoverare studi di prosa latina da Cicerone a Plinio il Giovane fino ad Ammiano Marcellino, Ambrogio, Girolamo, Agostino, Sidonio Apollinare; e, più in generale, sulla prosa filosofica, scientifica, epistolare. Studi di approccio semiotico e narratologico concernono l'Apocolocyntosis di Seneca, Petronio, Apuleio e il romanzo antico nel suo complesso. In direzione storico-linguistica vanno varie ricerche di semantica ed etimologia latina. Si è occupato inoltre della presenza del classico nella poesia italiana del ’900 (Ungaretti, Saba).