Lanfranco Peyretti, radicato torinese di nascita, classe 1937, di formazione famigliare cattolica proseguita in associazioni giovanili, si definisce oggi cristianuccio claudicante e tremulo, ultimo della fila, con forte assorbimento di cultura laica. Ha frequentato la scuola pubblica dall’asilo all’università passando per il liceo scientifico e, studente lavoratore, si è laureato a Torino in Scienze Politiche, indirizzo economico. Ha sempre lavorato in rami diversificati di aziende dell’industria torinese a livello di funzionario, assumendo anche posizioni critiche in contesti conflittuali. È stato cofondatore, più di trent’anni fa, dell’associazione Cacina Archi, tuttora viva. Bricoleur nel lavoro manuale come nella scrittura, si diverte a scrivere filastrocche e canzoni. Più seriamente, ha scritto racconti sia recuperando memorie infantili del tempo di guerra, vissuto sulla Linea Gotica, sia narrando forti avventure della sua frequentazione sportiva della natura. Ha scritto via via commenti e riflessioni sulle vicende della storia in fieri, a volte accolti su fogli digitali o cartacei torinesi. Vive con preoccupazione l’elusione, l’erosione e il tradimento di fondamentali valori democratici costituzionali.