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Emilio Piccolo



Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze
Horkheimer-Adorno, Dialettica dell'illuminismo


Schede biobibliografiche dei collaboratori



Giovanni Rapelli

 

Giovanni Rapelli  nasce a Verona nel 1937 in una famiglia molto povera. Appassionato di libri, riesce a frequentare dopo le elementari solo la scuola di avviamento commerciale, quindi inizia subito a lavorare come stenodattilografo. Nel 1955 viene assunto presso la casa editrice Arnoldo Mondadori nello stabilimento di Verona. Rappresentante sindacale della CISL, ricopre mansioni di varia natura nello Stabilimento Legatoria, mentre continua a coltivare la passione per le lingue, la storia e la geografia divorando grandi quantità di libri e romanzi, che costituiscono la base della sua formazione di autodidatta. Impara varie lingue, tra cui inglese, tedesco, spagnolo, latino, greco, russo, giapponese, eschimese. Tra i suoi interessi culturali, un posto preminente occupa la linguistica, in tutti i suoi rami; altri campi di approfondimento sono la storia della scrittura, le culture orientali (in particolare Giappone e India), l’origine del linguaggio umano, la dialettologia, l’onomastica e la toponomastica, il problema dei Cimbri, il legame tra giapponese ed eschimese, gli Indoeuropei, i Nostratici. Ha collaborato nel tempo a varie riviste culturali, tra cui le locali “Vita veronese” e “Terra cimbra” (poi “Cimbri/Tzimbar”) e le nazionali “Il Polo”, “Archivio per l’Alto Adige”, “Rivista italiana di onomastica”. È stato tra i fondatori nel 1974 del Curatorium Cimbricum Veronense, associazione che si occupa della lingua e della cultura dei Cimbri (e del cui Comitato Scientifico fa parte), e dal 1988 è socio corrispondente dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona. Dal 2000 fa parte della giuria del Premio Letterario in lingua veneta “Mario Donadoni”, Bovolone; per il periodo 2003-08 è stato membro della Commissione per la Toponomastica del comune di Verona. A partire dal 1986 ha tenuto diverse conferenze in vari paesi della provincia su temi linguistici e storici; dal novembre 2008 è docente di Storia di Verona all’UTL della città. Numerosi gli articoli e i saggi pubblicati; tra i volumi: I cognomi cimbri, Verona 1980;Testi cimbri: gli scritti dei Cimbri dei Tredici Comuni Veronesi, Verona 1983; Borgo Venezia (Verona): note di toponomastica, Verona 1988; Borgo Milano, S. Massimo, Chievo: note di toponomastica, Verona 1989; Nel cuore di Verona cinquant’anni, Verona 1994; I cognomi di Verona e del Veronese: panorama etimologico-storico, Vago di Lavagno 1995; Prontuario toponomastico del comune di Verona, Vago di Lavagno 1996; Miscellanea di toponomastica veronese, Vago di Lavagno 1996; I Cimbri veronesi, Verona 1997; La voce etrusca e retica *peruna «roccia, parete rocciosa, lastra di pietra», Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona 2002; L’Isola dei Pagadebiti, Vago di Lavagno 1999; Bibliografia cimbra, Verona 1999; Proverbi italiani: pillole di saggezza popolare, Colognola ai Colli 2000; Si dice a Verona: 500 modi di dire del veronese, Sommacampagna 2003; I cognomi del territorio veronese. Presentazione a cura di M.G. Arcamone, Sommacampagna 2007; (con D. Bionda) Veneto: percorsi del gusto dalle Dolomiti all’Adriatico, Milano 2009.

  

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