Elisa Romano, alunna della Scuola Normale Superiore di Pisa negli anni 1973-77, laureata presso l’Università di Pisa nel 1977, è professore ordinario di Filologia classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia, dove insegna anche Letteratura latina. È stata Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università di Pavia nel triennio 2001-2004; Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pavia negli anni 2007-2012; componente della Giunta della Conferenza nazionale dei Presidi delle Facoltà di Lettere negli anni 2008-2012; componente del Comitato Scientifico della Classe di Scienze Umane presso l’Istituto Superiore di Studi Universitari (IUSS) di Pavia negli anni 2007-2012. Attualmente è Coordinatore del Presidio dell’Ateneo di Pavia per la Qualità. È componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca internazionale “Comunicazione politica dall’antichità al XX secolo” (Università di Frankfurt a.M., Innsbruck, Bologna, Pavia, Trento). È membro del comitato scientifico della rivista “Technai. An International Journal for Ancient Science and Technology” e del comitato scientifico della rivista “ClassicoContemporaneo”. È componente del Comitato di consulenti del Centro di Studi sulla Fortuna dell’Antico “Emanuele Narducci”. Dal 2002 è membro del Centro di Studi Ciceroniani; dal 2011 è socio corrispondente dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere; è membro del Consiglio di amministrazione e dal 2011 vicepresidente della “Fondazione Maria Corti” dell’Università di Pavia.
Gli indirizzi principali della sua attività di ricerca sono sempre stati, da un lato, la ricostruzione della storia della cultura romana in età tardo-repubblicana e augustea, dall’altro, lo studio della tradizione dei testi scientifici e tecnici in lingua latina. Nel primo ambito si collocano alcuni studi sull’elegia ovidiana e numerosi studi oraziani, in parte confluiti in un commento alle Odi e agli Epodi. Al secondo (dopo i primi studi, dedicati al poema astronomico di Manilio) si possono riportare ampie ricerche su Vitruvio, testimoniate soprattutto dalla monografia La capanna e il tempio e dalla traduzione commentata dei libri I, VII, VIII, IX, X del De architectura per l’edizione Einaudi, nonché gli studi sui testi medici greci e latini dell’età alto-imperiale (Medici e filosofi). Si interessa inoltre di problemi relativi alla ricezione in età moderna della cultura antica e alla riflessione metodologica sull’antichità come campo di ricerca e come oggetto storiografico.
Tra le pubblicazioni più significative:
La capanna e il tempio. Vitruvio o dell’architettura, Palermo, Palumbo, 1987; Orazio,
Odi ed Epodi, vol. II, Commento, Roma, Ist. poligrafico e Zecca dello Stato, 1991;
Medici e filosofi. Letteratura medica e società altoimperiale, Palermo, Il grifo, 1991; Vitruvio.
De architectura. Traduzione, commento e introduzioni dei libri I, VII, VIII, IX, X, Torino 1997;
Fra astratto e concreto. La lingua di Vitruvio, in Vitruvio, cit., vol. I, pp. LXXIX-XCV;
La dietetica di Galeno: un incontro fra medicina e politica, in
Studi su Galeno. Scienza, filosofia, retorica e filologia, Firenze 2000, pp. 31-44; A.G. Baumgarten,
L’estetica, a cura di S. Tedesco. Consulenza scientifica e revisione di E. Romano, Palermo 2000;
Lezioni romane. Letteratura, testi, civiltà, 4 volumi, Torino, Loescher, 2003 (con Giusto Picone e Fabio Gasti); Premessa a
Buoni per pensare. Gli animali nel pensiero e nella letteratura dell’antichità (Atti della II giornata ghisleriana di Filologia classica, Pavia 18-19 aprile 2002), Pavia 2003;
“Chiudere i conti”: Nietzsche, l’antichità, la critica della modernità, in
Aspetti della Fortuna dell’Antico nella Cultura Europea, a cura di E. Narducci, S. Audano, L. Fezzi
(Atti della I giornata di studi, Sestri Levante 26 marzo 2004), Pisa 2005, pp. 19-40;
Allontanarsi dall’antico. Novità e cambiamento nell’antica Roma, “Storica” 12/34, 2006, pp. 7-42;
Emanuele Narducci fra antichità e mondo moderno, in
Aspetti della Fortuna dell’Antico nella Cultura Europea. Atti della V giornata di studi, a cura di S. Audano, Pisa 2009, pp. 13-30;
Senso del passato e paradigma dell’antico: per una rilettura del De legibus
di Cicerone, “Incontri triestini di filologia classica” 9, 2010, pp. 1-44;
Echi e riuso della legge nella letteratura latina, in
Leges publicae. La legge nell’esperienza giuridica romana, a cura di J-L. Ferrary, Pavia 2012, pp. 177-217;
Litteras scire. Sulle fonti del canone delle artes in Vitruvio, “Athenaeum” 101, 2013, pp. 183-200;
Umanesimo e Humanities: il passato nel presente (prolusione dell’anno accademico 2010-11), in
Il futuro ha radici profonde. Un anno per celebrare 650 anni di storia dell’Università di Pavia, Pavia 2013, pp. 41-51.