Titti Zezza (anagraficamente Maria Grazia Brunori) ha iniziato la sua attività di ricerca come storica dell’arte presso l’Università degli Studi di Pavia dove si è laureata con il massimo dei voti offrendo da subito contributi scientifici a riviste del settore. Ha quindi curato per l’Enciclopedia Città e Paesi d’Italia della casa ed. De Agostini alcune voci relative alla provincia pavese. Trasferitasi in Puglia ha collaborato con “La Gazzetta del Mezzogiorno” per le pagine della cultura, elaborando articoli anche per il settimanale “La voce del Sud”. Condividendo con il marito Fulvio Zezza interessi naturalistici e giovandosi dei suoi scritti scientifici relativi al fenomeno, ha redatto con intenti divulgativi il testo del volume Il carsismo in Puglia (Adda ed.). Trasferitasi a Venezia nel 2000 ha iniziato una collaborazione costante con “Galileo”, rivista dell’Ordine degli Ingegneri di Padova, affrontando temi di geopolitica, di carattere storico e ambientalistico. In particolare, in seguito a numerosi viaggi, ha dedicato una serie di articoli alla “lettura” di numerose città europee, in cui memorie del passato si fondono con il presente. Ha scritto pure per la rivista veneziana “Nexus”. Dal 2004 pubblica brevi saggi e recensioni sulla rivista di cultura classica online “Senecio”. Da ultimo, sempre con intento divulgativo, si dedica alla stesura di schede botaniche per un giornale trimestrale dell’Alto Garda Bresciano.