1.
la terra in cui faremo naufragio
il cielo
gonfio di strida le
umane grida
dei sogni sappiamo
che le voci
sono battelli e battiti
dell’aurora
che arde in attesa
tesa memoria
ritorta la mano
2.
fu la notte e furono i pallidi
fuochi
accesi ai
piedi del monte fu
la fonte
di ogni paura
venne dal segno
d’improvvisi
arcobaleni di amare
nubi
di semi
inesplosi sulla guancia
di
una primavera
rossa che arranca
3.
cantammo inni senza averne coscienza
la scienza
salmodiava in particole
d’eco
balenava il
geco la sua ira d’incubi
e incanti i
porti erano spenti
e quanti
seminando
tracce e grani di speranza
apparvero
piumati disparvero
mai nati
4.
coda della terra infida fine
chi ti tocca
cade e profonda
nel gorgo
quotidiano la mano
è
troncata l’albero è
tolto
alla verde
chiazza si alza
la storia
muta di danza