Senecio
     SENECIO

Direttore
Emilio Piccolo


Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze
Horkheimer-Adorno, Dialettica dell'illuminismo

Rivisitazioni, traduzioni, manipolazioni



Redazione
Sergio Audano, Gianni Caccia, Maria Grazia Caenaro
Claudio Cazzola, Lorenzo Fort, Letizia Lanza

Ivano Mugnaini
Scheda biobibliografica

Amore è dio di pace
 

Amore è dio di pace

Nessuno l'aveva fatta leggere nelle scuole 
ai ragazzi morti a vent'anni nel fango delle trincee
o tra le foglie marce dell'Indocina. Avevano preferito
stampargli a forza nella testa, ogni benedetta mattina,
che il Re è buono, e il Presidente è democratico,
sebbene repubblicano, che la Patria è santa,
più della mamma, quasi come la Bandiera, i nomi
dei monti che separano Stato da Stato, frontiera
da frontiera, le capitali e i capoluoghi delle Nazioni
e delle Regioni, gli usi e i costumi, le lingue e i dialetti,
le cartine e le popolazioni, sempre chiarendo bene 
che i Cattolici non sono come i Mormoni, i Cristiani
sono diversi dagli Islamici, e i bianchi dai neri,
seppure qualcuno ancora sostiene che anche questi
ultimi siano esseri umani.
Nessuno l'aveva fatta leggere nelle scuole, nessuna
savia maestra, nessun solerte insegnante, nessuno
la fa leggere neppure adesso la poesia di Properzio:
«Amore è dio di pace; noi amanti veneriamo la pace;
a me, per me, bastan le guerre con la mia donna».
Troppo ardito il concetto, troppo lontano, alieno
dal Programma Ministeriale. E poi, sostenevano e
sostengono alcuni impeccabili docenti, gli allievi
non sono pronti ad assimilare parole pericolose
e nocive come «amanti». Anche il concetto di guerra
e di pace è prematuro, destabilizzante. Meglio attenersi
ai dettami antichi dei libri. Sono troppo giovani, gli allievi,
in buona sostanza, per parlare loro di concetti complessi
quali tolleranza e amore. Sono perfetti invece per fare
da carne da macello, per la prossima guerra, vicina
o lontana, esplicita o camuffata. A quello scopo
la loro preparazione è perfetta, completamente adeguata.
E l'idea di morte, data o sofferta, lo dice la Preside 
in persona, lo conferma la Storia, l'Etica e finanche
la Filosofia, è insita, innata, garantita: sparare,
o farsi sparare, è un sacro diritto di ogni uomo,
di ogni vita.


Per contattare la
DIREZIONE


Indice
Saggi, enigmi apophoreta
L'antico on line
Classici latini e greci

Rivisitazioni manipolazionii

La fonoteca di Senecio
Schede dei collaboratori
Recensioni, note extravaganze
La biblioteca di Senecio


In collaborazione con
VICO ACITILLO- POETRY WAVE