1. Medusa
2. Medusa alle spalle
3. Sisifo
4. Pandora



 

1. Medusa

Quando rivedrò il cuore rosso degli alberi,
capirò che
ho già provato
questa emozione
e che il rigido turno delle stagioni
ancora si prende
gioco di me,
Allora, indosserò i tuoi abiti,
Madre,
che hanno preso la
forma
del tuo corpo e del tuo male,
che hanno il
tuo odore.
Impressa in
te,
camminerò luminosoa
ma tu, Amore, non
guardarmi
perché gli occhi
della mia Musa Inquietante
potrebbero
traformarti in pietra
e indurirti
in un'unica materia.
Non voltarti
prosegui per il labirinto del tuo
destino.
Allontanati
e non osare
spiare i miei capelli,
fili d'acciaio
che ti legano a me,
in questa
macabra danza
che è il nostro rapporto.
 
Mi ingannerai,
lo so.
Mi
ucciderai,
anche questo so.
 
In un'illusione
di specchi e riflessi,
di
bugie e ambiguità,
non salverò di me che il
cuore:
resterò così

scolpita
sullo scudo del tuo.

2. Medusa alle spalle
 
Medusa di notte
è balzata alle spalle:
tutto è
divenuto un urlo di pietra
e sulla pelle
non v’è stato tempo per un
sussulto.
 
Medusa di notte
non vuole sguardi interrotti:
esigente
accelera il passo
e muta addita l’orizzonte
dove la sua morte
darà vita
all’amato.

3. Sisifo

Ogni mattina
la luce
toglie le bende del sonno
alla donna
abbandonata
nel letto.
Una gomma s’ostina
a cancellare lo
sguardo
poi
scende
e spegne il sorriso.
Ancora non paga
decide di
annullare le
mani,
il ventre
– caverna d’incontri  –
le gambe veloci
i
piedi che
volano.
Ma
c’è un Genio del bene
che premia la lotta
e ogni
mattina
il
manichino riprende
la sua forma.

4. Pandora

Vieni,
dolcemente
ti condurrò di là,
nella stanza chiusa
nel labirinto dei non amati
dove
a piene mani
non vista
raccoglierò
ad una ad una
le tue lacrime interrotte.
 
Piena di spirito vitale
ricca dei doni degli dei,
aprirò il vaso colmo
delle stille sacrali dei tuoi occhi
e le disperderò per il mondo
per salvarlo dal Male.