Senecio
     SENECIO

Direttore
Emilio Piccolo


Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze
Horkheimer-Adorno, Dialettica dell'illuminismo

Rivisitazioni, traduzioni, manipolazioni



Redazione
Sergio Audano, Gianni Caccia, Maria Grazia Caenaro
Claudio Cazzola, Lorenzo Fort, Letizia Lanza

Ivo Morini
Scheda biobibliografica

Mitica
Ai primordi

Mitica

Il Birchio

Un occhio ha il Birchio
e non ti guarda,

la bocca tonda
frastagliata.
 
Sull’occhio bianco
del cielo
cade la cateratta.
Polifemo è cieco. 


Essere è avere

Io sono, sono mio,
io sono altro, sono l’altro.
Cerco nell’oltre l’altrove.
Se parlo è te che ascolto.
Et in comoedia ego. 


Faina

Faina è in cerca di preda:
nell’aria è tutto un roco tubare.
Lei sa che è pericolo
invadere lo spazio dell’uomo
ma il suo motto di vita è:
mai, mai, e poi mai rinunciare.
Anche per l’uomo
“la fortuna aiuta gli audaci”.
 
Cauta, furtiva Faina
annusa gli odori, si orienta.
Su tavola-legno che aggetta dal muro
svolazzano, tubano bianchi piccioni:
Faina d’un balzo raggiunge lo scopo.
Ed ora satolla, beata sonnecchia,
distesa sul legno non cura il pericolo.
 
L’uomo la coglie sul fatto:
accanto ad un bossolo vuoto
un corpo straziato è Faina.
Fragile spesso è il confine
tra eros e thanatos.


Ai primordi


Brodo cosmico

Il brodo ribolle, brulica,

in fasi e forme diverse
crea senza sosta la vita,
prende forma l’informe.
 
Le forme mutano
trasformano in corpi:
dalla materia alle strutture,
l’evoluzione ha inizio.
 
 
Una difficile lunga evoluzione-selezione
 
Erano pesci, uscirono dal mare,
rettili prima, poi dinosauri,
furono uccelli e volarono…
 
Battono le ali
con ritmo ineguale,
rapidi e lenti
in ampi giri spariscono.
 
La scimmia
 
La terra era uscita del nulla,
l’uomo già procreava e temeva gli dei.
Non c’era ancora il mercato
ancora non c’era il pudore.
Nel branco il più forte era il capo,
già esisteva il potere.
I lampi ed i tuoni terrorizzavano l’uomo,
i grandi animali cacciavano l’uomo.
Anche l’uomo cacciava:
Caino aveva già ucciso il fratello.
Non c’era ancora il pensiero interiore
c’era solo l’Erectus.
Nel tempo profondo.
 
 
Homo sapiens sapiens
 
Io sono l’uomo la mente ed il cuore
più folle che savio, la calma e il furore,
sono un’arma che sprizza battaglie
ed un corpo di sperma e di doglie.
Sono il moderno ed insieme l’antico
sono egoista e pur solidale,
sono il seme del bene e del male
principio morale, pulsione animale.
Sono la scimmia che pensa e che parla,
un cuore farfalla una mente che falla.
Sono libero schiavo.


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