Magie equoree*
13
Conosco il canto di sirena.
Quando – la testa sul cuscino –
si aprono gli occhi
su banchi di corallo.
Palpita la medusa
fremono pinne
tremano ombre su rocce.
Vibrazioni
ultrasuoni.
Rapidi si dileguano
ma, tra fuga e fuga,
l’anima respira.
14
Mai catturato
verdemare.
Eva ed Adamo
v’immersero lo sguardo
per cercare, cercarsi
in cangianti ombreggiature
velate trasparenze
oscurità vibranti
sul fondale.
Così segreta ed intima la tinta
dell’acqua attraversata
da luccichii di sole,
dal buffo pizzicato di colori
quando piove.
*Cfr. A. Macchia,
La luna di Cézanne. Prefazione di P. Perilli, Kairós Edizioni, Napoli 2008.
Avanzi pigra sul dorso della mano
puntando al cielo
gli occhietti cornuti
li ritrai se li sfioro.
Oggi piove. Benvenuta
sciatrice tra l’erba
alpinista sulla rosa.
Così tranquilla tra le dita
anche se un crac appena
basterebbe…
o un lancio nel prato.
Non lo sai, ma faccio parte
di una brutta razza.
Si uccide per soddisfazione
eccitati talvolta
e con la bava alla bocca. Non
la bava tua benefica.
Umano:
Non stupirti se la Chiocciola è lenta.
Mangia a ufo, quando piove è protetta
Schiuma e sbava scivolando contenta…
E perché mai dovrebbe andare in fretta?
Chiocciola:
Amo il motto che fa “Festina lente”…
Certo che so tradurre, malfidata:
“Affrettati – se devi! – lentamente”.
Sarò lenta, ma non illetterata.
*Cfr. A. Macchia, Il Bestiario delle bestiacce. Introduzione di F. Manescalchi. Postfazione di P. Perilli. Cinque tavole di G. Ugolini, Pagine, Roma 2020, pp. 44-45.