Museum*
Sfarfallio di sfolgorante plasma
penzola dall’intrico
dei pensieri
Ebbrezza solleva con un piumoso zirlo
il vaso d’Iris
Verdeviolablu in tracce storte
che scuotono due scarpe
Segni di sogni
suicidatisi anni dopo
Paesaggi marini e di paludi
circondano uno strabico ritratto
Grosse chiazze
righe gocciolate
in riccioli
Ragnatele
e altro spessore
sapiente di vernici
infilzano la quarta ascissa.
Qualcosa in ferro vibra
al refolo
di una corrente qualsiasi
fra i legni eterni dei cedri
e gli avi di corame
Intimo crear
qui in mezzo
fluisce nel dedalo
della mente
le impressioni e le percezioni sottosopra
ingarbugliate e ottuse
come in una nevicata forte.
*Cfr. S. Pignotti,
L’opera suona, puntoacapo Editrice, Novi Ligure (AL) 2012, pp. 22-23. (
ndr)