Ti seminerò
Haiku
Albero donna
Ti seminerò
Ti seminerò, mio campo
fecondo che attendi
la pioggia di semi d’oro.
Ti prego,
guardami stasera, leggimi
la bocca e gli occhi.
Puledra rosafiorita,
il mio occhio
assorbe
il tuo sguardo verginale.
Silenziosi raggi
nervosi
fanno rete e suggellano
lo scambio:
tu accoglienza carnale
arcaica
(da arché) io donazione.
1
La ditirosea
tua mano
ha risvegliato
al crepuscolo
il dormiente.
2
Questa mattina
nel tuo accappatoio
ho asciugato
il mio pianto:
pura nostalgia.
3
Foglie in concerto
come cicale ossesse
stregano l’alito
dei fiori: noi due
ascoltiamo avvinti.
4
Come una rosa aperta
amica/sposa tu sei
al mio desiderio:
profumo che inebria.
5
Dolce sapore di te
mi lega la lingua
stanotte: il silenzio
è d’obbligo perché
duri questa grazia.
6
Finestre aperte al mondo
stanotte – hai voluto così
perché il Tutto ascolti
i nostri rantoli di sposi.
“Bella tu sei qual sole”
donna senza fine,
femmina totale, albero
fruttifero
e quant’altro ti spetta:
il tuo umano fogliame
è dorato
e tra foglia e foglia
insinuo
il mio istinto.
Bella sei tu
e mia. Alla tua ombra
– alla tua luce di Natale –
mi confondo: puro
mimetismo d’amore,
nient’altro,
nulla di trascendentale.
Distendi il tuo manto
di madonna
(mea domina)
sulla mia febbre,
mi copri d’amore
e di bellezza,
mi celebri ancora, albero
di sapienza, come tuo
impollinatore.
Ma del donato vigore,
dell’elettrico fremito
di foglie
un’eco soltanto di allora
di cicale ossesse
d’amore.
E la brezza marina scioglie